La magia come fonte del sapere attraverso l’indagine scientifica fenomenologica
Il rito magico diventa fonte del sapere da cui trarre conoscenze scientifiche scoprendone i meccanismi che manipolano la natura. Per chi è scienziato, la magia non esiste in quanto non è più mistero, è stata portata alla luce. Questa posizione è criticabile per due motivi: il primo è che la realtà non è data dal pensiero dominante della cultura ma esiste in quanto tale o non esiste perché non c’è, non perché non penso che esista. In oltre, pur ammettendo l’esistenza e studiando i fenomeni demoniaci, non aderisce alla interpretazione che ne dà il cattolicesimo fin dai tempi dei padri della chiesa, dimostrando di conoscerne bene il pensiero per prenderne le distanze:
“la nascita del cristianesimo pose nel modo più netto la magia sotto il segno della polemica confessionale: pagani e cristiani si scambiarono l’accusa di “arti magiche”, cioè di operazioni eccezionali conseguite con l’aiuto dei demoni. [ …] il cristianesimo vittorioso in espansione svolse largamente il tema del salmista secondo cui “tutti gli déi pagani sono demoni” e praticamente si avvalse del termine “magia” per gettare discredito su quanto avanzava e resisteva della religione (pagana) sconfitta. È tuttavia da osservare che, in generale, i padri della chiesa impugnarono la magia di “falsità” non già nel senso che le arti magiche fossero senza alcuna efficacia e si riducessero a pretese illusioni di maghi e stregoni, ma nel senso che maghi e stregoni producevano i loro effetti reali continuando ad evocare quei demoni che Cristo aveva definitivamente posto sotto la sua signoria. L’esercizio delle arti magiche valeva quindi come non riconoscimento del messaggio di salvezza di Cristo, come scelta di cacciare Satana mediante Satana e non mediante Dio, […]. I padri della chiesa […] dettero un vigoroso accento al carattere perverso, egoistico, tenebroso delle arti magiche, all’assenza di scrupoli morali che caratterizza la stregoneria e che matura in vere e proprie azioni delittuose, al suo tentativo di sovvertire l’ordine naturale e sociale istituito da Dio e dalla sua legittima chiesa. […] ovviamente questa coscienza polemica antimagica della letteratura cristiana non ci offre nessun criterio interpretativo valido […]”[1].
Il professor Paolo Rossi, sua amico ed estimatore, difende il legame proficuo tra magia e scienza esaltandone il frutto di una riforma del sapere umano che chiama “magia rinnovata”: Leggi tutto “Scienza e magia nel contesto della post-modernità/2”