Scienza e magia nel contesto della post-modernità/2

La magia come fonte del sapere attraverso l’indagine scientifica fenomenologica

Il rito magico diventa fonte del sapere da cui trarre conoscenze scientifiche scoprendone i meccanismi che manipolano la natura. Per chi è scienziato, la magia non esiste in quanto non è più mistero, è stata portata alla luce. Questa posizione è criticabile per due motivi: il primo è che la realtà non è data dal pensiero dominante della cultura ma esiste in quanto tale o non esiste perché non c’è, non perché non penso che esista. In oltre, pur ammettendo l’esistenza e studiando i fenomeni demoniaci, non aderisce alla interpretazione che ne dà il cattolicesimo fin dai tempi dei padri della chiesa,  dimostrando di conoscerne bene il pensiero per prenderne le distanze:

 “la nascita del cristianesimo pose nel modo più netto la magia sotto il segno della polemica confessionale: pagani e cristiani si scambiarono l’accusa di “arti magiche”, cioè di operazioni eccezionali conseguite con l’aiuto dei demoni. [ …] il cristianesimo vittorioso in espansione svolse largamente il tema del salmista secondo cui “tutti gli déi pagani sono demoni” e praticamente si avvalse del termine “magia” per gettare discredito su quanto avanzava e resisteva della religione (pagana) sconfitta. È tuttavia da osservare che, in generale, i padri della chiesa impugnarono la magia di “falsità” non già nel senso che le arti magiche fossero senza alcuna efficacia e si riducessero a pretese illusioni di maghi e stregoni, ma nel senso che maghi e stregoni producevano i loro effetti reali continuando ad evocare quei demoni che Cristo aveva definitivamente posto sotto la sua signoria. L’esercizio delle arti magiche valeva quindi come non riconoscimento del messaggio di salvezza di Cristo, come scelta di cacciare Satana mediante Satana e non mediante Dio, […]. I padri della chiesa […] dettero un vigoroso accento al carattere perverso, egoistico, tenebroso delle arti magiche,  all’assenza di scrupoli morali che caratterizza la stregoneria e che matura in vere e proprie azioni delittuose, al suo tentativo di sovvertire l’ordine naturale e sociale istituito da Dio e dalla sua legittima chiesa. […]  ovviamente questa coscienza polemica antimagica della letteratura cristiana non ci offre nessun criterio interpretativo valido […]”[1].

Il professor Paolo Rossi, sua amico ed estimatore, difende il legame proficuo tra magia e scienza esaltandone il frutto di una riforma del sapere umano che chiama “magia rinnovata”: Leggi tutto “Scienza e magia nel contesto della post-modernità/2”

Scienza e magia nel contesto della post-modernità/1

Il contesto attuale della post-modernità tra il primato della scienza e la perdita della fede

La diminuzione della autentica religiosità sfocia o entra in simbiosi con la scienza ideologizzata e allo stesso tempo si apre al mondo dell’esoterismo fino alla  ricerca di culti magici arcaici. La natura umana è considerata buona così com’è e i culti magici delle antiche popolazioni (anche se richiedevano l’invocazione dei demoni e sacrifici umani di adulti e bambini) interpretati nel loro contesto, sono considerati eticamente buoni dagli etnologi e dai filosofi dell’antropologia odierna.  Negando il peccato originale come chiave ermeneutica, l’uomo risulta buono in sé e non come professa la fede cattolica creato buono e tuttavia lontano da quello che dovrebbe essere a causa del peccato originale e del male che compie liberamente. Interpretare la natura umana senza la fede cattolica con un approccio scientifico che si basa unicamente sul dato empirico senza darne un significato etico o religioso, o avendone uno soggettivo non conforme alla rivelazione cattolica, può avere solo due sbocchi consequenziali: la scienziato ateo che osserva il fenomeno rifiuta categoricamente qualunque altro elemento che dia significato all’insieme dei dati, postulando, con una atto di fede naturale, un modello scientifico aprioristico che verrà smentito o avallato dalla  tecnica praticata in laboratorio; lo scienziato aperto alla dimensione religiosa dell’uomo, ma non di fede cattolica,  si interesserà di tutti quei fenomeni paranormali , alchemici e magici che richiedono un approccio scientifico metodologicamente rigoroso per scoprirne i meccanismi naturali. Diciamo subito che qui si intende il mondo esoterico e magico come una costellazione di fenomeni non ancora spiegabili dalla scienza, non legati necessariamente all’invocazione dei demoni ma identificati in un concetto di “magia naturale” da cui sono partiti molti scienziati che hanno fatto la storia della scienza moderna.

Scienza e magia

Per capire questo fenomeno culturale della post-modernità occorre non solo indagare il rapporto tra la scienza e la religione, come siamo abituati a fare mettendoli in contrapposizione o in dialogo, ma è indispensabile indagare il rapporto tra la scienza e la magia. Leggi tutto “Scienza e magia nel contesto della post-modernità/1”

Psicologia del male e “spiritualità” del male

La psicologia del male

Il potere della situazione e la responsabilità degli atti

Per collocare gli atti  umani nel nostro quadro ermeneutico, distinguendo le dinamiche psichiche da quelle spirituali e quelle morali da entrambe, dobbiamo approfondire la psicologia di chi compie il male. Vi sono diverse correnti di pensiero che danno interpretazioni differenti sul perché l’uomo copia atti criminali nei confronti di persone innocenti. Sono stati studiati i comportamenti disumani di soggetti normali, psichicamente sani e socialmente inseriti, individuando dinamiche situazionali che condizionano l’agire umano. Ne riportiamo una sintesi premettendo che l’agire dell’uomo, se libero e senza gravi condizionamenti, porta con sé la responsabilità soggettiva di chi compie consapevolmente l’atto malvagio. Le dinamiche delle situazioni in cui si trova ad agire la persona sono da prendere in seria considerazione come meccanismi psicologici che favoriscono l’atto moralmente riprovevole e che servono da auto giustificazione in chi compie l’atto, ma non la sgravano dalla responsabilità penale e morale dell’azione.

La de-responsabilizzazione e diffusione della responsabilità Leggi tutto “Psicologia del male e “spiritualità” del male”